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La Storia
La storia della famiglia Chirico ha origine nel 1895, quando Luciano Chirico, proprietario terriero dell’agro Caleno (CE), per valorizzare il grano raccolto nei propri possedimenti, avviò la produzione di farine con un piccolo mulino ad acqua. Negli anni a seguire l’azienda si è specializzata nella lavorazione dei cereali cotti ed in particolare del grano cotto per dolci, tradizionalmente usato per la pastiera napoletana.
Il grano impiegato nel processo di produzione, è un grano tenero, qualità Marzotto/Bolero decorticato e accuratamente lavorato. Il processo di lavorazione, l’accurata scelta delle materie prime, e i controlli di qualità sulla produzione rendono il grano cotto Chirico un prodotto unico, in quanto gelificando l’amido, è un perfetto sostituto dei grassi in ogni tipo di ricetta.
Dal 2008 Annamaria Chirico, nipote del sig. Luciano Chirico, e suo figlio Mario, hanno dato nuova linfa vitale al Marchio di famiglia, introducendo gradualmente nuovi prodotti alimentari che seguono la logica della semplicità e della tradizione, secondo il principio “Guardare al passato per mangiar meglio in futuro”.
Proprio su questo concetto si basa la linea I semplice farli buoni, che consiste in prodotti dolciari e salati realizzati con ingredienti tradizionali, ma applicando metodi di cottura, conservazione o utilizzo secondo le necessità moderne, in particolare la velocità di preparazione.
Annamaria Chirico
Nonna, madre, cuoca
Nonno Luciano ha fondato lo storico Marchio nel lontano 1895, ebbe 12 figli. L’ultimo, Pietro ebbe 8 figli, l’ultima sono io. Annamaria. La famiglia nel cuore, la storia come responsabilità, il marchio come tradizione, la semplicità come modello di vita. Questi sono i valori della famiglia Chirico, presenti nella nostra vita di tutti i giorni e proiettati nell’azienda che negli anni ha vissuto tutti gli eventi che possano esistere in 120 lustri di vita.
Nell’agosto del 1973, con la diffusione dell’epidemia del colera a Napoli, furono banditi i prodotti cotti sfusi. Pertanto il grano per la pastiera, che sino a quel momento veniva venduto nelle salumerie sfuso nei fusti, non era più in commercio. La Pastiera natalizia, già una abitudine, ma soprattutto la Pastiera pasquale del 1974 erano a rischio. I miei fratelli ed io decidemmo di mettere il grano cotto nella latta dei pomodori, attraverso il processo di pastorizzazione. Fu una idea vincente. Ma ancora di più fu quella di condividere la ricetta della Pastiera Napoletana della famiglia Chirico. Da quel momento, oltre 40 anni fa, si è creato un vincolo solido tra Chirico-Pastiera-Tradizione.
La Pasqua è la Pastiera lasciata raffreddare sul tavolo, l’aroma del fior d’arancio per la casa, i ruoti di pastiera che vanno avanti e indietro, gli amici che chiamano prenotandosi la propria pastiera, i vicini che arrivano attratti dagli odori e che insistono per assaggiarne una fetta, i commenti e le sane competizioni per la miglior ricetta, per la quantità di canditi, per la doppia o la singola dose di grano, le discussioni sull’uso della sugna o del burro, della crema pasticciera o del grano passato…ma qualsiasi sia il contesto, la casa, la ricetta.. sempre troveremo le numerose latte di Grano Chirico sparse per il tavolo vuote e piene, in attesa di essere svuotate.
Il valore estrinseco del nostro grano lo si apprezza dai riconoscimenti che ogni giorno ci vengono comunicati attraverso tutti i canali di comunicazione aperti con i nostri clienti. Per questo motivo la Pastiera ha superato i confini pasquali e per questo motivo da anni presento le altre ricette della mia famiglia a base di Grano Chirico. Affinché sia sempre un giorno di festa in famiglia, perché ci siano sempre emozioni in cucina da condividere con i propri cari.
Ricette che ideate e realizzate sfruttando lo stesso principio con cui circa 600 anni fa fu realizzata la prima Pastiera Napoletana.